Piazza Kennedy. Ravenna nel '900.

Piazza Kennedy nel centro di Ravenna. Alberghi vicino a Piazza Kennedy.

Foto:1)Piazza Kennedy, vista sul Palazzo del Mutilato,2)Piazza Kennedy: la sala dei Mosaici del Palazzo del Mutilato,3)Particolare della Sala,4)Particolare dei Mosaici

Questa piazza è il risultato di uno dei numerosi interventi di rinnovo del centro storico attuati durante l' età fascista.

Fino al primo Novecento, chi avesse percorso il vecchio acciottolato di via D'Azeglio, in questo tratto, avrebbe rasentato il muro di cinta del giardino Rasponi, coronato da civettuole decorazioni. Accanto agli alberi secolari del parco si trovavano vecchie casupole e la cadente chiesa di Sant'Agnese, che risaliva al V secolo.

Spianato l' intero isolato tra i due palazzi Rasponi, nel 1939 venne inaugurata la nuova piazza, con l'intento di trasferirvi il mercato da quella centrale (oggi piazza del Popolo), giudicata ormai inadatta e insufficiente.

A definire lo spazio della moderna piazza del mercato venne creata una nuova scenografica cortina, con l'erezione della Casa del Mutilato, in puro stile razionalista.

L' architetto progettista Matteo Focaccia ne enunciava la concezione, "di linee semplici ed austere e con prevalenza di larghe masse di muratura fatte coi mattoni ravennati, ingentilita da sobrie demarcazioni in marmo". Il nuovo edificio "vuole esprimere potenza, ordine e disciplina. E mentre per carattere costruttivo rinnova le antiche tradizioni dell' arte muraria, si uniforma all' ordine nuovo creato dallo spirito dell' era mussoliniana".

La facciata è ornata da due figure alate nel fastigio superiore, opera di Umberto Pinzauti. All' interno del salone d'onore sono conservati alcuni grandi pannelli a mosaico, ideati dai pittori Giovanni Majoli e Anton Giuseppe Santagata. Ad eseguirli furono due équipes di giovani mosaicisti che si ritroveranno alcuni anni dopo, nel 1948, a fondare il Gruppo Mosaicisti dell' Accademia di Belle Arti: Ines Morigi e Antonio Rocchi per le figurazioni mussoliniane, Werter Focaccia, Libera Musiani e Renato Signorini per l' apoteosi delle armi italiane.

Col tempo anche la nuova sede del mercato divenne inadeguata e negli anni attorno al 1970 fu trasferita fuori dal centro storico, nello spiazzo che in precedenza aveva ospitato il mercato del bestiame, ormai in disuso (oggi piazza della Resistenza).

La vecchia piazza del mercato venne trasformata in area di posteggio per auto e dedicata alla memoria del presidente degli Stati Uniti, John F Kennedy .

All' inizio degli anni '90, infine, il tradizionale mercato del mercoledì e del sabato è stato sistemato in un apposito spazio attrezzato, lungo i nuovi viali di circonvallazione della periferia meridionale, nell' area in cui appare concentrarsi lo sviluppo urbano degli anni attorno al Duemila. 

Prof. Gianni Morelli, Anna Missiroli

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