Porta Nuova. Ravenna pontificia.

Porta Nuova in Ravenna. Alberghi vicino a Porta Nuova.

Foto:1) Porta Nuova, 2)vista su via di Roma, 3)particolare

Fu aperta nel 1580 e nominata ufficialmente Gregoriana, in onore di papa Gregorio XIII, allora regnante.

Per tutti però è sempre stata "porta nuova".

Venne costruita in occasione dell' inaugurazione del nuovo ponte in legno sul fiume Ronco, che qui scorreva parallelo alle mura: col ponte e l' arco si ultimarono i lavori di sistemazione della Strada Romana (oggi via Cesarea), che da qui conduceva verso Rimini e la capitale.

Sul lato interno, invece, la porta fu allineata a quel rettifilo di oltre un chilometro, il Corso (oggi via di Roma), creato negli anni successivi prolungando questo tratto fino all' estremità opposta della città, la nuova Porta Serrata. Questa è l'unica strada che diritta traversa per intero la città, anche se è sempre rimasta marginale al vecchio centro.

Nel 1653 Porta Gregoriana venne risistemata, su disegno probabile del Bernini, per celebrare un altro evento: l'inaugurazione del Canale Panfilio, il nuovo naviglio che raccordava la città al mare.

Per l'occasione anche la porta venne ribattezzata Panfilia, in onore del casato di papa Innocenzo X, che aveva promosso l' escavo del canale per dare nuovo impulso ai commerci. Fuori porta, oltre l'argine del Ronco, il traffico mercantile nella darsena del Panfilio, che scorreva parallelo alla Strada Romana, stimolò la nascita del sobborgo che fu detto di Porta Nuova.

Appena inaugurata, nel 1580, la porta accolse il nuovo legato pontificio, Alessandro Sforza. La consegna delle chiavi della città venne accompagnata, secondo una cronaca del tempo, da "una dolcissima musica, composta dal molto reverendo padre maestro Constanzo Porta, cremonese, primo musico di questi tempi e mastro di cappella del nostro duomo".

Tre secoli e mezzo più tardi, il 4 dicembre 1944, una musica diversa, risuonò dall' arco di Porta Nuova: quella delle cornamuse che scandivano l'ingresso in città delle truppe vincitrici dell' VIII Armata.

Prof. Gianni Morelli, Anna Missiroli

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