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Gastronomia romagnola

RAVENNA, UNA PERLA DI ROMAGNA: GASTRONOMIA, PAESAGGIO E CULTURA

 

Foto: 1)piadina romagnola e formaggio squaquerone con fichi caramellati accompagnati da Vino Canena , 2)salumi di Mora Romagnola, 3)banco al mercato di tipici salumi romagnoli

 

Esiste da sempre un sottile ed importante nesso tra ambiente e caratteristiche sociali di un territorio da una parte e le sue attività e i suoi prodotti dall' altra.


Questo legame è andato affievolendosi soprattutto nelle zone ove l'uomo ha puntato maggiormente sui processi competitivi caratteristici dell' economia globale.


Oggi molti turisti non si accontentano più di un' ospitalità e di una gastronomia standardizzate, con prodotti ed alimenti che riflettono un' offerta indifferenziata come si può trovare in tutti i paesi del mondo.


Ci si muove sempre più per sollecitazioni di tipo culturale e si cercano gratificazioni che non sono consentite dal nostro vivere quotidiano. Nei meccanismi di scelta entrano in gioco anche curiosità personali che consentono di cogliere le atmosfere di particolari territori ove si ha la sensazione di percepire ancora i legami che essi hanno con le loro radici storiche e di cultura materiale: questa è la Romagna ma soprattutto la città Ravenna ed il suo hinterland.


Chi viene nella nostra città resta subito colpito dal calore delle sue genti ed ha la quasi certezza di sentirsi partecipe dei valori e della qualità di vita che caratterizza questa terra.


Quando si comprano prodotti tipici romagnoli, come vini, confetture di frutta, insaccati suini od anche il noto formaggio squacquerone, si ha la sensazione di acquisire, non solo un prodotto materiale di buona qualità e di inconfondibile profumo e gusto, ma anche un' impalpabile fetta del forte paesaggio e delle gemme dell' arte e della cultura di Romagna.


Si tratta di prodotti che regalano un forte stimolo emozionale e scatenano gratificazioni complesse, che concorrono a legare i turisti alla Romagna ed i romagnoli ai loro ospiti i quali, tornando al loro paese, diverranno poi i nostri migliori testimonial.

LA CANÈNA: UN ANTICO VINO DELLA TRADIZIONE RAVENNATE


Sino a pochi decenni fa era il caratteristico vino delle osterie del ravennate. E' ragionevole pensare venisse vinificata anche nel II secolo nel pressatoio della villa romana di Russi; era sicuramente presente nel '600 nelle botti della cantina dei frati Portuensi, dato che viene espressamente indicata nei libri contabili di Entrata ed Uscita e negli Inventari della storica tenuta di Raffanara Madrara (Russi).


Si producevano due tipi:  la Canena nova, con un certo tasso zuccherino che era consumata negli specifici giorni della Fiera di Russi; la Canenafata, di più lunga durata da consumarsi sin verso l'estate.


La vendemmia della Canena alimenta particolari ricordi: nel mio podere, quando ero ragazzo, percorrevo più filari o piantate per poter scegliere i grappoli migliori e più maturi di uva Canina nera, che deve rappresentare almeno il 50% dell'insieme. Si vendemmiavano pure grappoli fiore di Barzamé (Marzemino), di Curnacia, di Tinturia e di Anzillot (Ancellotta), nonché i piccoli e compatti grappoli di Pignal negar e, dulcis in fundo, di Rumané che, con i suoi grappolini rosati, rappresentava una sorta di condimento per le altre uve.


L' evoluzione della viticoltura ha fatto scomparire quasi del tutto questi vitigni autoctoni minori, i quali si sono salvati solo presso pochi contadini, divenuti inconsapevolmente paladini della tradizione, della biodiversità e della locale cultura materiale.


La Canena, che non va confusa con la Cagnina altro vino tipico della tradizione romagnola ottenuto dal vitigno Terrano o Refosco, è un vino beverino a gradazione alcolica non molto elevata. Si abbina con ottimo risultato ai salumi della tradizione romagnola ed in particolare al cotechino ed al bel e cot, proprio in virtù delle sue note acidule che ne fanno un piacevole complemento per gli inconfondibili profumi di questi insaccati.


Il Centro di ricerche viticole di Faenza-Tebano (ESAVE), con il concorso del Comune di Russi (RA), ha messo a punto nel 2005 il protocollo di produzione del vino Canena, il quale deve essere prodotto con le uve dei vitigni indicati in precedenza e possedere le seguenti caratteristiche organolettiche.


Colore: rosso violetto piuttosto intenso, con riflessi violacei molto brillanti. Odore: vinoso prevalente, leggero fioraIe con note di viola, di rosa, di geranio e leggero speziato; in subordine lamponi e prugna secca.


Gusto: vino con una leggera acidità normale, sapido, e con una buona persistenza gusto-olfattiva. Nel 2006 la Canena tipica è stata prodotta in piccole quantità nella Cantina Terre Naldi di Faenza utilizzando le uve di alcuni coltivatori della zona di Russi: podere Gamberina, podere Giardino, podere Palazzo.


Nell' ottobre 2007 sarà pronta, nelle due tipologie, la nuova produzione commerciale di Canena. Si tratterà ancora di un limitato numero di bottiglie, tutte numerate; potranno essere acquistate dai produttori ma anche presso esercizi impegnati nella valorizzazione delle tipicità romagnole.


Il contenimento dei volumi di produzione nasce dall' esigenza di assicurare una buona qualità del prodotto e dai bassi quantitativi di uve provenienti dagli antichi vitigni autoctoni, che vengono seguiti a partire dalle operazioni in campo, come prevede il disciplinare dell ' ESA VE. 



                                                            Monografia del Prof. Francesco Donati.


 
In letteratura la Canena è ricordata, in particolare, da Piolanti (Bacca in Romagna, 1818) E con vaghe rime liete Dico, Evviva ... La Canina prelibata, Di Ravenna, non che quella Uva rossa così grata Che fiammeggia in Brisighella Fan dei vini a parer mio Pien di forza, pien di brio. Egli è il primo, e lo darei Solo a chi si invecchia, e langue; E il secondo lo berei Dopo pranzo, dopo cena, Quando l'epa avessi piena.




Soggiorno a Ravenna: alberghi: il consiglio: Fabbri hotels:

l’ Hotel Centrale Byron, albergo 3 stelle, nel centro di Ravenna, zona shopping, vicino ai monumenti principali e ai ristoranti;

l’ Hotel Bisanzio, albergo 4 stelle, nel centro di Ravenna, zona shopping, vicino ai monumenti principali e ai ristoranti;

Anche la stazione e' vicina e raggiungibile a piedi.

Si veda anche ristoranti di Ravenna.


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